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l’archetipo di montagna, quella che anche i bambini disegnano facilmente senza averne mai vista una. E’ una piramide scura di roccia, chiazzata dai nevai perenni, che con i suoi 3842 metri svetta su tutte le cime circostanti.

con adrenalina e rispetto… al cospetto del Re di Pietra

J.A.D.A., in collaborazione con il CAI commissione Alpinismo Giovanile L.P.V.-CAI Commissione Medica L.P.V.  organizza il Diab3King 2017

 Trekking in montagna in completa autonomia, zaino in spalla proposto a ragazzi con Diabete tipo 1 per consolidare l’importanza dell’equilibrio Terapia – Alimentazione – Sport

OBIETTIVI GENERALI :

L’obiettivo principale è quello di educare i ragazzi con diabete ad una corretta ed autonoma gestione della malattia per migliorare la qualità della loro vita e prepararli al passaggio dell’età adulta.

Si intende dimostrare che con un’opportuna preparazione teorico-pratica-fisica, con la consapevolezza del rispetto delle regole che richiede la cura del diabete, si può affrontare l’attività giornaliera ordinaria e soprattutto la possibile attività straordinaria con serenità e sicurezza senza privarsi di nulla.

 

FIGURE PROFESSIONALI COINVOLTE Medici, dietisti con specifica preparazione in ambito diabetologico pediatrico e dell’adulto si occuperanno della formazione dei ragazzi nell’autogestione del diabete. Gli accompagnatori di alpinismo giovanile del CAI e sportivi diabetici leader seguiranno i ragazzi durante tutte le attività educative e sportivi programmate, allo scopo di sviluppare la capacità di affrontare in modo adeguato l’impegno che esse richiedono, condividendo con i compagni questa esperienza. Il programma prevede la conoscenza della condizione diabetologica e la sua autogestione. Si evidenzia che tutte le attività del Diab3king sposano lo spirito “smoking free”: durante il soggiorno non si potrà fumare

 

PROGRAMMA

 Domenica 3 settembre:

Dal Pian del Re nei pressi della sorgente del fiume Po (2020 m) si imbocca il sentiero per il rifugio Quintino Sella1 . Si costeggiano in sequenza i laghi Fiorenza (2133 m) e Chiaretto (2260 m). Con un ampio arco il sentiero si innalza prende quota per poi successivamente con salita più moderata nel primo vallonetto che divide le pareti del Monviso dalle pendici del Viso Mozzo si arriva sul colle del Viso (2650 m) oltre il quale compare il rifugio Quintino Sella (2640 m) contornato dal lago Grande e l’incombente parete est del Monviso. Si oltrepassa il rifugio in direzione del passo di San Chiaffredo e si percorre la conca dei laghi delle Sagnette. Poco oltre i laghi si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per il rifugio Alpetto (2271 m)2 , che si raggiunge seguendo il sentiero in discesa (circa 1 ora dal rifugio Quintino Sella).

 

Lunedì 4 settembre:

Dal rifugio Alpetto (2271 m) si riparte in salita in direzione del passo Gallarino (2727 m), oltrepassato il quale si raggiunge in poco tempo il passo di San Chiaffredo (2764 m), attraversato il quale si passa dalla Valle Po a quella del Varaita. Inizia un piacevole percorso in discesa toccando dapprima i laghi Bertin e Lungo (2741 m) posizionati appena sotto il bivacco Bertoglio e dopo un primo tratto aspro e roccioso ci si immerge nelle ultime propaggini del bosco dell’Alevé (la più grande foresta di pini cembri in Italia). La discesa si protrae sino a quota 1912 m presso le grange Gheit: a questo punto si lascia il Vallone delle Giargiatte per entrare in quello di Vallanta dove seguendo il sentiero in moderata salita si raggiunge l’omonimo rifugio (2450 m).

 

Martedì 5 settembre

Dal rifugio Vallanta (2450 m) si prende quota toccando prima il vecchio rifugio Gagliardone per poi arrivare al Passo di Vallanta (2811 m), valico di confine tra Italia e Francia .

Si entra ora nella Valle del Guil dove si scende nel sentiero lungo la pietraia per giungere ad un pianoro sottostante ove si incontra il lago Lestio e si procede seguendo l’evidente sentiero in direzione del rifugio del CAF du Viso (2460 m). Dal rifugio si risale con salita costante in direzione del traforo del Buco del Viso (2882 m) 3 oltrepassato il quale si inizia la discesa che ci riporta al punto di partenza del Pian del Re (2020 m).